martedì 30 novembre 2010

L'esercito Goto in 1/72: la scelta dei pezzi

Se vogliamo ricostruire le vicende belliche di Roma nel IV e V sec. d.C. la scelta di popoli germanici quali avversari è pressochè obbligatoria: Alamanni a Strasburgo, Goti ad Adrianopoli sono tappe obbligate per chi si voglia cimentare in questo periodo storico. 
I Sasanidi all'est costituiscono, ovviamente, lo "step" successivo, ma bisogna prima aspettare che la produzione attualmente in corso da parte della Hat giunga a compimento e sia qualitativamente all'altezza (il che, parlando della Hat, non è assolutamente scontato). 
Tornando alle nostre popolazioni germaniche, la scelta per la "spina dorsale" di un esercito in 1/72 è, secondo me, pressochè obbligata: la scatola della ucraina MiniArt dedicata ai "Germanic warriors" del IV - V sec. (cod. 72013).

"Germanic warriors" Minisrt 1/72
Questo il link alla recensione pubblicata su Plastic Soldier Review:


Questa scatola non è esente da critiche, ma è ciò che di meglio si può attualmente trovare sul mercato in relazione al soggetto.
La ricerca uniformologica è ottima, come anche le proporzioni anatomiche e, in linea di massima, le posizioni.
Abbiamo 5 pose di fanti e 4 pose di cavalieri; purtroppo non ci sono arcieri e 5 posizioni di fanti non sono molte, in quanto una sesta avrebbe degnamente completato l'opera.
In compenso, abbiamo cavalleria pesante (2 pose), media (1 posa) e leggera (1 posa).
Le pose sono tutte belle e utilizzabili per proporre uno schieramento poco uniforme; forse l'unica che stona un po' è quella del Tizio in posizione frontale con l'ascia levata, ma tutto sommato è anch'essa sfruttabile.
Per arcieri ed eventuali frombolieri si possono usare un paio di pezzi della "Roman infantry" del IV - V sec. della stessa Miniart (cod. 72012).
I pezzi sono ben dettagliati, anche se un po' di profondità in più nei  dettagli non avrebbe guastato.
Ci sono numerose linee di fusione da rimuovere e qualche sbavatura di plastica; l'operazione è tuttavia abbastanza semplice, perchè la plastica è piuttosto dura.
Questo vantaggio diventa un problema quando dobbiamo sistemare i cavalieri sui loro cavalli: questi ultimi sono piuttosto panciuti ed è necessario un lungo e noioso lavoro di "snellimento" dei loro fianchi per dare a ciascun cavaliere una comoda sistemazione.

Riguardo altre produzioni, da evitare del tutto la scatola della Hat "Visigoths" (cod. 6008) e quella della Coates and Shrine "Gothic army" (cod. 8133), mentre la scatola della Hat "Gothic cavalry" (cod. 8085) è utilizzabile, anche se non eccelsa.



Siamo inoltre in attesa della scatole della Italeri "Gothian cavalry" (cod. 6138), che è appena uscita e, dalle immagini del solito Plastic Soldier Review, non sembra affatto male.
 

La scala 1/72

"Triarii" italici modificati (Hat 20mm)
Da qualche tempo a questa parte, sto prediligendo la scala 1/72 e i soldatini in plastica.
I motivi sono molteplici: la migliore reperibilità dei pezzi, il costo minore, la migliore anatomia generale.
Tutti aspetti che sono sempre esistiti, ma ai quali si aggiunge, negli ultimi anni, un ulteriore elemento davvero determinante: la grande opportunità di scelta che ormai questa produzione offre.
Nel passato, la scelta della produzione in metallo era quasi obbligatoria a causa della scarsissima varietà di pezzi in 1/72; tale situazione costringeva i modellisti a rivolgersi ai produttori artigianali di miniature in metallo, in grado di coprire praticamente tutti i periodi storici.
Oggi ci sono nuove opportunità, che sono nate grazie al proliferare di produttori e soggetti in 20 mm., di qualità ovviamente differenziata ma tra i quali, spesso, ci sono ottime possibilità di scelta.
A questi aspetti "tecnici" si aggiungono, almeno per me, questioni "nostalgiche": gli "1/72" mi ricordano le grandi battaglie che facevo da bambino con i mitici Airfix e Atlantic, oggi spesso (ma non sempre) sorpassati da produzioni senz'altro migliori.

lunedì 29 novembre 2010

Wargamando il IV - V secolo d.C.

Mosaici di Piazza Armerina (III sec. d.C.)
Da qualche tempo mi sto lanciando in una avventura nuova, almeno per me che sono abituato alle Guerre Puniche o, al massimo, alla prima età imperiale romana: gli scontri che Roma ebbe negli ultimi anni di vita del suo millenario impero.  Da un punto di vista wargamistico, il periodo è secondo me estremamente interessante per due motivi: storico - uniformologico e tattico - ludico. Circa il primo aspetto, il periodo è relativamente poco studiato, ma esistono al riguardo buone fonti, sia per gli avvenumenti, sia per l'aspetto e la colorazione degli eserciti.
Circa il secondo punto, questi secoli rappresentano un'importante fase di transizione dall'esercito "classico" ai secoli bui; questo si traduce nell'affacciarsi di nuove tattiche e di nuove specialità, spesso frutto del progressivo estendersi della presenza straniera tra le file romane.
Insomma, cavallerie pesanti, arcieri a cavallo, eserciti multicolori, armate ben differenziate, schemi tattici meno rigidi.
Gli ingredienti ci sono tutti per un buon lavoro di pittura e per battaglie dall'andamento per nulla scontato.

Notitia Dignitatum (IV - V sec. d.C.)
Elmo del IV sec. d.C. (Leiden)