martedì 28 maggio 2013

Naoniscon 2013


Il 12 Maggio scorso si è tenuto, alla Fiera di Pordenone, il tradizionale appuntamento di NAONISCON, evento di fumetti - giochi - simulazioni - wargame organizzato dal club Inner Circle di Pordenone.
































Ottima la location, dato che gli spazi espositivi si sono dimostrati adeguati alla notevolissima (come da tradizione) affluenza di espositori e di pubblico.
Simpatica, ovviamente, la caratterizzazione tendenzialmente "fumettistica" dell'evento, con tantissimi personaggi in costume a ritrarre i protagonisti dei "manga" giapponesi (credo ...).
Unico appunto: certe ragazzine (e meno ragazzine) saranno sì in maschera ma, nonostante il freddo, non lasciano molto all'immaginazione; considerato che, in fin dei conti, si sta giocando, non pare un po' esagerato?

Passando al wargame, che è la parte che più ci sta a cuore, direi che la rappresentanza è stata numericamente ridotta ma qualitativamente più che dignitosa (vedi foto), con una punta di eccellenza rappresentata dal diorama in 6mm della battaglia di Montebello.
Tornei di "Armati", "Flames of War", "Warhammer Fantasy", "Warhammer 40k" e "Lo Hobbit".
Per il resto, decisamente degna di nota la partecipazione del gruppo di reenactment romano - celtico "Legio VI Ferrata", che ha rappresentato le legioni della tarda repubblica - primo impero.

Di sicuro rilievo per gli amanti della storia è stata, alle ore 15.00, la presentazione del libro "L'aquila e la spada" tenuta brillantemente dall'autore, Alvaro Gradella; il romanzo, nell'ambito della Naoniscon, è stato una sorta di "collante" tra tutte le anime della manifestazione, dato che a una rigorosa contestualizzazione storica si affianca un lato magico - esoterico non eludibile, trattando della Britannia arturiana.

In definitiva: bella manifestazione, comprensiva di molti aspetti, e simpatica giornata tra vecchi e nuovi amici.
Qualche foto dell'evento:
 
La battaglia di Montebello, di F. Fiorentin e E. Zamparutti, in 6mm.












Il Vallo di Adriano, di Gianni Revelli, in 15mm

















Magna Acies!: Romani vs Alamanni, del sottoscritto, in 20mm
























"Dreadfleet": sempre scenografico, se ben dipinto come qui (da Igino Fazion)
















Gianni Revelli dice "sono alla frutta ..." al Torneo di Armati!
Alex De Antoni della "Legio VI Ferrata"
Un protagonista indiscusso: Ulrich, splendido gufetto della "Legio VI Ferrata"
La presentazione del libro "L'aquila e la spada" di Alvaro Gradella
Appuntamento alla prossima edizione, dato che è l'unica manifestazione alla quale pare io riesca a partecipare con una certa continuità ...

mercoledì 8 maggio 2013

Magna Acies 2013!: Romani vs Alamanni (un classico giulianesco, ma sempre valido ...)

Forza bruta contro disciplina e ordine.
Le legiones palatinae e gli auxilia palatina del comitatus di Giuliano contro i fieri Alamanni sembrano la personificazione in Terra di questo confronto tra "filosofie di vita".
Filosofia a parte, qualche sera fa Gianni e io abbiamo giocato una gustosa partita con la versione 2013 del regolamento: lo volevo ancora più snello e ancora più efficace!

Segue il battle report: buona lettura!
(n.b.: il testo si riferisce sempre alla foto sovrastante)


I Romani (in basso nella foto) sono schierati su due linee, con tutta la cavalleria sulla destra.
Gli Alamanni costituiscono un unico blocco; la cavalleria è quasi tutta davanti a quella romana, mentre sull'altra ala (a sx nella foto) c'è solo un po' di cavalleria leggera.
 

Le bande guerriere pronte all'attacco, incitate dai loro capi; questi sono rappresentati da alcune unità di nobili appiedati.



Le disciplinate linee romane; nel regolamento, lo schieramento su più linee consente di limitare gli effetti negativi dell'attrito sulle truppe che combattono.


Sull'ala destra, i catafratti romani partono alla carica, sostenuti dagli arcieri a cavallo; la loro missione è quella di affaticare la più numerosa cavalleria alamanna prima dell'arrivo del grosso della cavalleria romana.
Ma il Comandante alamanno prende le prime contromisure: la sua veloce cavalleria leggera, schierata sul lato sinistro, inizia ad attraversare velocemente il campo per infastidire alle spalle la cavalleria romana durante l'attacco.
 

L'avvicinamento della cavalleria leggera alamanna ai cavalieri romani impegnati nella carica.
 

La manovra riesce: prima che riescano ad infastidire il nemico, gli arcieri a cavallo romani si trovano inaspettatamente colpiti alle spalle e vanno precipitosamente in fuga.


La situazione dopo i primissimi turni di gioco: lento avvicinamento delle bande guerriere, legioni ferme, cavalleria pesante romana in carica e arcieri a cavallo romani in fuga, colpiti alle spalle dalla veloce manovra di aggiramento della cavalleria leggera degli Alamanni.


Nonostante abbiano perso il sostegno degli arcieri a cavallo e abbiano ormai le spalle scoperte, i catafratti romani sono ormai lanciati e proseguono la loro carica.


Ma i catafratti esauriscono subito la loro azione e sono presto messi in fuga e poi travolti dalla cavalleria media alamanna.
La cavalleria media romana tenta comunque l'attacco, anche se l'azione dei catafratti non è stata in realtà sufficiente ad ammorbidire il fronte nemico.



Al centro, nel frattempo, le bande guerriere, esaltate dai successi dei cavalieri alamanni contro la cavalleria romana, decidono di iniziare il loro attacco contro le legioni e gli auxilia.


La cavalleria media romana giunge a un'impari lotta contro la più numerosa cavalleria alamanna; il mancato successo della carica dei catafratti si fa sentire.


Una panoramica del campo: mentre la mischia tra cavalleria è già furibonda, la corsa dei guerrieri alamanni sta per infrangersi contro gli ordinati scudi delle fanterie romane.


Come nelle previsioni, ma molto più in fretta del previsto, sulla destra la cavalleria romana è travolta e messa in fuga.
Al centro, la lotta tra le fanterie si è appena accesa; lo scontro corpo a corpo è sostenuto dal fitto lancio di frecce degli arcieri schierati alle spalle di entrambi gli schieramenti. 


Le bande guerriere, esaurito l'impeto iniziale, iniziano ad accusare la stanchezza, mentre i Romani, facendo affluire rinforzi dalla seconda linea, riescono a limitare gli effetti della fatica.
 




Ma le legioni devono fare in fretta: alle loro spalle si profila la minacca della cavalleria alamanna che, dopo aver manovrato, è ora in grado di sferrare il suo attacco e chiudere il cerchio.
 

Quando la cavalleria alamanna attacca alle spalle le legioni, della fanteria alamanna è rimasto ben poco e l'ala destra romana è libera di girarsi per fare fronte.
Entrambi gli schieramenti, in ogni caso, hanno riportato perdite molto pesanti; ai punti vince il Romani, ma davvero di misura.

Battaglia estremamente equilibrata; lo sbilanciamento a favore dei Romani nella fanteria è stato ben compensato dal completo successo della cavalleria alamanna, più numerosa e partita quindi con il favore dei pronostici.
Molto ha influito l'insuccesso completo della carica dei catafratti, che avevano comunque agito in eccessiva inferiorità numerica; la rapida conversione della cavalleria leggera alamanna li aveva inoltre privati da subito del sostegno degli arcieri a cavallo.
Comunque partita piacevole, manovrata quel minimo che era consentito ai tempi, quindi sostanzialmente realistica.
Abbiamo giocato con i 15mm di Gianni, su un campo di cm. 70 di estensione per cm. 100 di profondità.
Per chi verrà, ci vediamo domenica prossima a NAONISCON!