Chi siano i Fedeli e chi gli Infedeli fate un po' voi, quello che conta è che qui descriveremo la partita tra Crociati e Arabi che Gianni ed io abbiamo combattuto qualche sera fa in circa 3 ore di rilassato divertimento.
Pezzi in 15 mm della collezione di Gianni, regolamento Magna Acies! 2013, campo effettivamente utilizzato di circa cm. 100 x 120, ai fini del gioco completamente pianeggiante a prescindere dagli elementi decorativi (in particolare palme in scala 6 mm.... motivo per il quale abbiamo ribattezzato questo cruento scontro "la battaglia delle palme nane"!).
L'esercito crociato, forte di 26.000 uomini, era per la maggior parte appiedato: 15.000 uomini d'arme e balestrieri a piedi (15 basi Fanteria Media, in 2 Divisioni), 8.000 miliziani e balestrieri (8 basi Milizia); la componente montata era ridotta a 1.000 cavalieri e sergenti montati degli Ordini (2 basi Cavalieri) e 2.000 Turcopoli (4 basi Cavalleria Leggera).
Un esercito massiccio ma piuttosto statico, capace di una strenua difesa e di micidiali contrattacchi con i Cavalieri e i Turcopoli, comandato dal solo Comandante supremo.
L'esercito crociato, schierato a difesa attorno alla tenda del leader |
L'esercito arabo, al contrario, faceva affidamento sulla mobilità delle cavallerie e, in particolare, sulla mobilità e sulla capacità di tiro in movimento della cavallerie leggere: 3.000 cavalieri turcomanni (6 basi Cavalleria Media con archi), 3.000 cavalieri pesanti curdi (6 basi Cavalleria Pesante), 2.000 arcieri a cavallo arabi (4 basi Cavalleria Leggera) e 2.500 cavalieri leggeri curdi (5 basi Cavalleria Leggera inferiore); di scarso valore e consistenza le fanterie, rappresentate da 5.000 fanti arabi (5 basi Fanteria Media con archi) e 4.000 miliziani (4 basi Milizia con archi).
Esercito, quindi, meno numeroso (19.500 uomini), ma con più cavalleria e con un Comandante in capo e un Comandante in sottordine incaricato di dirigere le manovre dell'ala sinistra di cavalleria, la più forte.
L'esercito arabo: cavallerie leggere ai lati in colonna pronte a manovrare |
Lo schieramento iniziale riflette i diversi piani dei due eserciti: i Cristiani arroccati in difesa davanti al campo, con le poco numerose cavallerie sui lati per evitare aggiramenti e cogliere opportunità di contrattacco; gli Arabi in attitudine offensiva, con le scarne fanterie al centro schierate in profondità, le cavallerie più pesanti già estese e pronte per la carica e le cavallerie leggere alle due ali estreme, in colonna per favorire la velocità di penetrazione e di manovra.
Lo schieramento iniziale |
I primi a muovere sono i Musulmani, ma ora lasciamo che siano le immagini a parlare di questa ennesima giornata di sangue e di gloria!
Il Musulmano avanza su tutta la linea; si spinge molto avanti ai due lati estremi con le sue divisioni di cavalleria leggera, per indebolire con il tiro i fianchi dei Crociati. |
Le divisioni musulmane manovrano per completare l'accerchiamento |
Abbiamo tenuto la sintesi volutamente concisa, ma prima e durante la battaglia sono state compiute molte scelte tattiche: la composizione degli eserciti, il numero di leader, la suddivisione e il tipo di schieramento delle varie divisioni, gli ordini iniziali, prima di arrivare alle mosse vere e proprie nel corso della battaglia.
Uno scontro forse non troppo elaborato, ma che penso abbia ricostruito abbastanza bene il clima delle battaglie in Terrasanta (sempre per quello che si può chiedere a un regolamento veloce come MA!).
Per concludere, mi pare doveroso aggiungere che ogni somiglianza con una battaglia rimasta famosa per la sete, due corni, una Croce sparita e un esagitato scannato è, ovviamente, puramente casuale ....
Dimenticavo: come spesso accade quando una fanteria perde contro una cavalleria, i Cristiani hanno perduto metà esercito, mentre gli Arabi hanno subito perdite irrisorie.
Alla prossima!